Di cataloghi e copycats

Due notizie: una bella, una brutta. Vanno sempre a coppia.
Prima vi do la bella notizia: come potete vedere qui accanto, è uscito il primo catalogo stagionale dell'Etsy Italia Team! Raccoglie le foto degli oggetti rappresentativi della stagione della maggior parte dei membri (la partecipazione è volontaria, quindi non trovate TUTTI i membri del team, ma solo quelli che hanno deciso di farne parte), con tanto di mini catalogo Halloween. Se siete quindi alla ricerca di qualcosa di speciale per la stagione, andate subito a sfogliarlo!

Metto una copia anche qui sotto, così che rimanga in futuro: quello qui accanto varierà ogni volta che uscirà il numero successivo. 

Il prossimo, ovviamente tratterà i trend per il Natale e per l'inverno. Non perdetevelo!

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La brutta notizia (ma che per fortuna si conclude piuttosto positivamente) invece riguarda l'ultima mia creazione che vi ho presentato qualche giorno fa. Ieri pomeriggio ho ricevuto il messaggio di Andrea, una ragazza argentina con un bellissimo negozio di successo su etsy, la quale mi informava che le bamboline che ho usato sono state copiate da una sua creazione di 3 anni fa, della quale possiede anche il copyright. Queste bamboline di legno le ha ritrovate veramente ovunque: nei negozi, su etsy, ebay, dawanda ecc. Il problema è che l'azienda che le produce è assolutamente impossibile da raggiungere e lei non sa più come fare a fermarli. Guardate un po' voi e ditemi se le bamboline non sono effettivamente identiche:

a sinistra: munieca - a destra: dettaglio dalla mia creazione

Per fortuna lei si è resa perfettamente conto che io ero in assoluta buona fede e non mi sarei mai sognata di rubare consapevolmente il suo design, quindi (dopo un pomeriggio un po' pazzesco) siamo giunte ad un accordo che rende tutti felici (lei forse resta sempre abbastanza impotente, ma almeno una piccola rivincita se la prende). Io continuo a vendere i miei telaietti e tutto quello che mi verrà in mente di fare con queste bamboline, che ho comprato ingenuamente al mercato a Firenze come supplies, e in cambio metterò il suo nome nelle mie inserzioni come se fosse una collaborazione tra me e lei.

Purtroppo questa storia dei design rubati da aziende (solitamente cinesi) ai danni di piccoli artigiani (spessissimo venditori etsyani) non è la prima volta che la sento. Mesi fa, addirittura, lessi di una ragazza che aveva trovato nella vetrina di un negozio cinese dei giocattoli di stoffa copiati perfettamente dai suoi. Ma non è tutto! Oltre ad aver copiato il modello, questi avevano rubato persino le fotografie che lei usava su internet, per metterle sulle scatole!

Insomma: un motivo in più per smettere di comprare cineserie, che siano finte borse firmate o bamboline di legno, non avranno più i miei soldi.