lunedì 2 marzo 2009

Copioni, NO GRAZIE!

Oggi vi parlo di un argomento delicato: i copioni!
Ultimamente ci sono stati avvenimenti un po' critici che mi hanno spinto a parlarne spesso in molte situazioni e ho deciso quindi di farlo anche qui.
Prima di tutto c'è da dire che i lavori artigianali sono frutto di un enorme lavoro sia mentale che manuale. Per questo merita moltissimo rispetto. Chi decide di produrre, creare, qualcosa di artigianale dovrebbe essere rispettato solamente per aver immaginato tale prodotto. Cosa vuol dire rispettare il lavoro artigianale? Vuol dire apprezzarne l'unicità, la qualità e l'originalità, accettare un prezzo un po' più alto di un prodotto industriale e soprattutto vuol dire non copiarlo. E per copiare intendo non vendere o riprodurre in larga scala un oggetto fortemente ispirato da una creazione di un altro artista o artigiano.
Un capitolo andrebbe dedicato al copyright. Tante, troppe persone, copiano oggetti di marchi famosi (uno su tutti: Hello Kitty) perché vanno molto di moda, si vendono facilmente (e copiare un prodotto di successo è sempre più facile che inventarsi un prodotto di successo), ma devono stare molto attente perché si tratta di una violazione del diritto d'autore, la Sanrio controlla spesso se in giro ci fossero creazioni "tarocche" e altrettanto spesso riesce a far fare pulizia nei siti che ospitano questi "copioni". Comunque, nonostante io non giustifichi assolutamente chi copia, qui si tratta di grosse aziende che probabilmente non ricevono (quasi) nessun danno da queste persone.

Più brutto è però quando si copiano piccoli artisti indipendenti che hanno poco o nessun modo di difendersi.
Vi racconto un fatto un po' estremo: poco tempo fa a questa artista canadese ha scoperto che in Cina avevano cominciato a produrre massicciamente dei kit per costruire dei peluche identici a quelli inventati e artigianalmente prodotti da lei. Ma non è tutto: le foto sulle scatole erano proprio quelle da lei scattate ai suoi peluche! Immaginatevi la frustrazione nel vedere una cosa del genere: tanto lavoro, fatica, soldi spesi per inventare qualcosa di originale e vederselo soffiare così da una grossa azienda cinese senza scrupoli. Non si sa come andrà a finire, se lei potrà provare o no di aver ragione, ma sta andando avanti a produrre e non si è fatta prendere dalla disperazione.
Purtroppo non sempre è possibile registrare il copyright delle proprie creazioni e ci si espone quindi a grossi rischi.
Nel mio piccolo vi racconto cosa mi è successo ieri. Una signora spagnola mi ha lasciato dei commenti sotto le foto delle scatoline con fiore dicendo che le piacciono molto e le vorrebbe come bomboniera per la comunione (dei figli, suppongo). Il punto è che non mi ha chiesto dove comprarle, ma come poterle riprodurre. Ecco, io non so se questa signora sia in buona fede o no (me lo auguro, sinceramente), ma la cosa fastidiosa è che non si capisca che se io ho creato qualcosa di originale (e c'è scritto anche nella didascalia della foto) non andrò certo in giro a dire come riprodurlo esattamente. E' un po' come se qualcuno andasse da un pittore e gli dicesse: "Bel quadro!, come l'hai dipinto che me ne faccio uno uguale uguale?". Chiaro, no?

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